La giornata riservata alle salite di ricognizione della 50^ Alpe del Nevegàl, si è svolta con uno
splendido e caldo sole che ha invogliato i 192 piloti verificati a darsi battaglia fin da subito. Non sono
mancate le sfide serrate e combattute e lo spettacolo ne ha giovato. Ci sono stati anche alcuni ritiri,
dovuti prevalentemente a guasti meccanici o, come nel caso di Giacomo Mordenti, portacolori del
Gruppo Piloti Forlivesi, per una rovinosa uscita di strada con ribaltamento della vettura sul fianco
sinistro, avvenuta nel corso della prima salita, poco dopo la partenza, superata la prima chicane.
Fortunatamente il conduttore della Bmw M3 E36 gialla ne è uscito pressoché incolume, anche se con
tanta rabbia per i danni alla vettura.
Fra le auto storiche, in entrambe le salite, il miglior tempo lo ha realizzato quel grande talento di Denny
Zardo. Su Giada T118 assistita da Davide Melandri, il campione trevigiano ha βissato i cronometri sul
tempo di 3.14.04 nel primo turno e sul tempo di 3.00.13 nel secondo. Alle sue spalle si è difeso con
grande determinazione Piero Lottini, su Osella Pa9/90, staccato di 16 centesimi nel primo turno e di
8.43 nel secondo. Se queste sono le premesse, domani in gara, Denny Zardo potrebbe scrivere un’altra
pagina memorabile della sua brillante carriera e dell’Alpe del Nevegàl. Se conquisterà il diciassettesimo
trofeo “Mario Facca”, destinato all’autore del miglior tempo assoluto fra le auto storiche, Zardo
diventerà il primo conduttore ad aver vinto la corsa sia fra le auto storiche che con le auto moderne,
dove ha primeggiato quattro volte (nel 2009, 2011, 2012 e 2017).
Grande battaglia anche fra le auto moderne dove i primi tre dell’elenco: Fazzino, Degasperi e Caruso,
hanno confermato che la lotta per la vittoria sarà una sβida a tre. Nel primo turno Franco Caruso, su
Nova Proto Np01-2, è risultato il più veloce in 2.37.41. Secondo Lugi Fazzino (Osella Pa30) a soli 13
centesimi e terzo, a 23 centesimi da Caruso, il trentino Diego Degasperi, su Norma M20 Fc Zytek. Nel
secondo giro le carte sono state rimescolate da una super prestazione di Fazzino. Il giovane siciliano
(che nelle precedenti tre partecipazioni all’Alpe del Nevegàl ha ottenuto un terzo, un quarto e un
secondo posto assoluti) ha coperto i 5500 metri che da Caleipo portano all’Alpe in Fiore in 2.33.28. Alle
sue spalle, staccato di 90 centesimi, è salito Caruso, mentre Degasperi non ha concluso la salita.
Domani, a partire alle 8.30, si svolgeranno gara 1 e gara 2 che, viste le premesse delle prove, si
annunciano davvero infuocate non solo per la vittoria assoluta, ma anche nelle varie classi.